Cucinare a casa o mangiare al ristorante?

ristorante

Gli italiani, popolo di gastronomi e grandi mangiatori dalla notte dei tempi, sono sempre alle prese con l’eterno dilemma che attanaglia le loro tavole quotidiane: cucinare a casa o mangiare al ristorante? That is the question.

L’interrogativo pone due problemi principali:

  1. è più costoso cucinare a casa o pranzare e cenare fuori?
  2. è più sano consumare pasti preparati nella cucina di casa o mangiare al ristorante?

Cucinare a casa.

Quanto utilizzate la vostra cucina  di cui siete tanto orgogliosi (lo sappiamo, ognuno considera la propria cucina, che sia moderna, classica, economica, lineare o componibile, come una sorta di caveau intoccabile) per preparare i vostri pasti quotidiani sottovalutate sicuramente i costi che questo comporta.

Cucinare a casa include il costo del cibo che sicuramente ha un’incidenza minore rispetto al consumo al ristorante. Selezionare gli ingredienti per le preparazioni quotidiane permette di scegliere solo il cibo che effettivamente consumeremo, evitare cibi non graditi dal resto della famiglia, ingredienti che contengono particolari allergeni o cibi particolarmente costosi.

Il risparmio in questo modo generato ci consente di variare la selezione di cibi di nostro gradimento e di consumarli a seconda della data di scadenza che siamo sicuri di poter controllare. D’altra parte può anche capitare di dover acquistare confezioni di prodotto con quantità eccessive che talvolta implica uno spreco e di conseguenza un costo. Se cuciniamo a casa possiamo inoltre rispettare una dieta e seguire un regime di alimentazione più controllato.

Veniamo ad un altro aspetto spesso sottovalutato: c’è un costo energetico non indifferente ed esso è tanto più percepibile quando il vostro sforzo culinario non supera un piatto di bresaola e rucola. Insomma pagare per il consumo di energia elettrica e acqua è tanto più fastidioso quanto più il pasto è esiguo e richiede una preparazione minima.

Chi ama la sua cucina in maniera viscerale, l’arredamento, i mobili, lo stile, i rivestimenti non la toccherà mai con un dito: è troppo grande il timore di rovinarla, sporcarla, usurarla. SI limiterà a deglutire velocemente del caffè in anonimi bicchierini di plastica.

Per cucinare a casa poi dovreste avere tutto il necessario: le attrezzature per la cucina sono numerose, costose e facilmente deperibili. Fra i vari strumenti vi sono poi alcuni elettrodomestici sicuramente non economici, al momento dell’acquisto e in termini di energia elettrica consumata. Questi sono esborsi economici che vanno considerati nella misura in cui amate le preparazioni elaborate e piatti da Masterchef.

Il tempo è denaro: davvero volete passare ore se non addirittura giorni a preparare il piano di lavoro, gli ingredienti, le attrezzature necessarie, la preparazione vera e propria e poi altrettanto tempo a riordinare il tutto? Senza considerare il costo da sostentere per i prodotti sgrassanti e igienizzanti per la cucina.

Mangiare al ristorante.

Mangiare al ristorante è un’arte, un’attitudine innata, un istinto irrefrenabile, un misto di golosità e curiosità che viene soddisfatto solo con la scelta del locale giusto (su Guidaconsumatore.com  qualche consiglio per non sbagliare). Un pranzo o una cena in un ristorante hanno un costo totale che oltrepassa la mera sommistrazione di cibo e bevande: quando andate in un locale pagate per un’esperienza sensoriale totale.

Al ristorante, dipendentemente dalla scelta del locale, proverete cibi insoliti, ingredienti sconosciuti, piatti nuovi, accostamenti a cui non avevate nemmeno lontanamente pensato. Inoltre potrete decidere la porzione da consumarne, solitamente misurata e limitata.

Come già accennato, assaggiare nuovi cibi equivale a vivere esperienze nuove, che passano attraverso le vostre papille gustative, coinvolge il piacere di vedere degli accostamenti cromatici nuovi, stimola l’olfatto verso nuove terre di gusto. Dall’altra parte però non avete il pieno controllo sugli ingredienti impiegati e sulla loro provenienza. Inoltre i costi di certi cibi e bevande normalmente molto bassi subiscono un ricarico notevole al ristorante: quanto vi costa una caprese al bistrot in centro? Quanto vi costa cucinarla a casa?

Quello che avanza al ristorante non si tramuta in uno spreco per voi, in quanto sarà il locale a gestire le quantità superflue, che peraltro potrete richiedere da portare a casa (conoscete la doggy bag?). Quindi siete salvi, non sarete costretti a mangiare per 4 giorni di fila la parmigiana del pranzo domenicale.

Non sottovalutate il fatto che la vostra cucina resterà in ordine, pulita, immaccolata: non dovrete spostare utensili, imbrattare piano cottura, lavare stoviglie. Il massimo sforzo che vi sarà richiesto sarà quello di utilizzare un bicchiere per l’acqua, dopo che la pizza troppo salata del nuovo ristorante all’angolo vi avrà privato della naturale salivazione.

E voi? Qual è il vostro inconfessabile peccato di gola: cucina gourmet fra le mura di casa o ristorante stellato? Se proprio non riuscite a decidervi, vi resta comunque una terza opzione: aprire un home restaurant.

Buon appetito!

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